Esemplare di secondo stato di ALU.1238.1.
Il soggetto della xilografia è il Martirio di santa Cecilia. Al centro della scena ha luogo il supplizio ordinato dal prefetto Almachio, seduto di spalle in primo piano sulla destra. Davanti alla donna nel calderone due carnefici sorreggono le teste del marito Valeriano e di suo fratello Tiburzio, appena decapitati, mentre altri uomini accovacciati attizzano il fuoco.
Si tratta di una copia in controparte, con alcune minime varianti, di un bulino di Marcantonio Raimondi da un perduto disegno di Raffaello, di cui si conservano più copie. A questa invenzione è legato anche un affresco per una delle lunette della cappella della Villa pontificia della Magliana, oggi al Musée des Beaux-Arts di Narbonne (per una panoramica sui problemi di attribuzione relativi ai disegni e all’affresco si veda Cordellier, Py 1992, pp.509-510).
Per le notizie storico-critiche si rimanda ad ALU.1238.1. Altri esemplari di secondo stato sono conservati al Museo Diocesano di Trento (ALU.1238.3) e all'Albertina a Vienna.