• Vecellio Tiziano (1489-1490/ 1576) (inventore)

  vedi scheda autore

• Lucantonio degli Uberti (notizie 1503-1557) (incisore/ editore)

  vedi scheda autore

Edizione del Trionfo di Cristo in nove blocchi siglati da A a I (Dreyer 1971, n.1-IV). Per la descrizione della versione originale del Trionfo di Cristo si veda ALU.0170.1.

Reca il titolo TRIUMPH. YhS. CHRISTI ed è firmata “Opus Luce Antonii R (?) uberti ī venetiis īpreso” all’inizio del primo blocco. Lucantonio fu sia l'incisore che l'editore di questo fregio xilografico, e dovette stampare quest'opera dopo il 1517, ovvero al ritorno a Venezia dopo l'esilio (Muraro e Rosand 1976, p.75). Fra le edizioni del Trionfo di Cristo questa, anche a causa degli inserimenti decorativi, è ritenuta quella di minore qualità. Fra le sue peculiarità: la mandorla stellata che circonda Cristo; la presenza della Morte nel blocco E; le iscrizioni in italiano, che non corrispondono a quelle delle altre edizioni e sono limitate all’individuazione dei personaggi; la scansione del corteo con colonne molto elaborate che recano iscrizioni relative alle Virtù teologali e cardinali e l’invito a visitare gli infermi; un fregio superiore con medaglioni con le iscrizioni “NON OCCIDES” e “NON CONCUPISCES REM ALIENĀ”. Gli studiosi ritengono che questa edizione sia da datare a ridosso di quella di de’ Gregoriis, del 1517.

Opera completa: New York, New York Public Library (ALU.0171.1); Firenze, Uffizi, GDS (ALU.0171.5) e un secondo esemplare montato in cornice conservato nei depositi Vienna, Albertina (ALU.0171.4). Tre fogli si conservano al British Museum (ALU.0171.2); due fogli a Bassano, Museo Civico (ALU.0171.3), un foglio a Bergamo, Accademia Carrara (inv. 00248/1958); un foglio (ultimo di destra) alla New York Public Library (92637,7); cinque fogli a Brema, Kunsthalle (ALU.0171.6); cinque fogli (I, E,B,G,H; inv 8115-8119) e tiratura tarda del blocco F (inv. 8375) a Trento, Museo Diocesano Tridentino.