Questa edizione del Trionfo di Cristo che risulta completa, ovvero, in cinque blocchi, deriva da quella del 1517 di Gregorio de’ Gregoriis, rispetto alla quale manca l'iscrizione "Gregorius de gregoriis excusit / MDXVII". Differiscono inoltre i caratteri tipografici delle iscrizioni inferiori, che nell'edizione di Vavassore sono in lettere capitali romane, mentre in quella di De Gregoriis sono in minuscolo. Sono stati aggiunti da Vavassore l'aureola del Cristo e degli angeli che portano gli strumenti della Passione. L'attribuzione a Giovanni Andrea Vavassore di questa edizione del Trionfo di Cristo si deve a Segelken, come riferiscono Muraro e Rosand (Muraro-Rosand 1976, p. 75, n. 4): sia l'esecuzione sia i motivi iconografici aggiunti hanno indotto i critici ad accettare questa attribuzione.
Esistono altri esemplari del Trionfo di Vavassore:
Collezione Perego di Cremnago (ALU.0172.2)
un foglio (corrispondente al quarto blocco) al Victoria & Albert Museum (ALU.0172.3)
un foglio (corrispondente al secondo blocco) e due frammenti del quarto blocco a Trento,Museo Diocesano Tridentino (inv. 7529; inv. 8376-8377).
Per la descrizione delle edizioni del Trionfo di Cristo si veda ALU.0170.1.