ISCRIZIONI
tipologia: di titolazione
tecnica di scrittura: intagliata
posizione: al centro
trascrizione: S. MARIA DA LORETO [in controparte]
tipologia: didascalica
tecnica di scrittura: intagliata
posizione: in alto a sinistra
trascrizione: POR.D.S. / M.D.LOR. [in controparte]
tipologia: didascalica
tecnica di scrittura: intagliata
posizione: sul frontone della chiesa
trascrizione: D GENERIS [in controparte]
tipologia: didascalica
tecnica di scrittura: intagliata
posizione: in basso verso sinistra
trascrizione: RECANATI [in controparte]
tipologia: didascalica
tecnica di scrittura: intagliata
posizione: in basso verso sinistra
trascrizione: ANCONA [in controparte]
tipologia: sacra
lingua: latino
tecnica di scrittura: intagliata
posizione: nel margine inferiore
trascrizione: REGINA CELI LETARE ALELUIA / QVIA QVEM MERVISTI PORTA / RE ALELVIA RESVREXIT SICVT DIXIT / ALELVIA ORA PRO NOBIS DEVM ALELVIA [in controparte]
tipologia: didascalica
tecnica di scrittura: intagliata
posizione: a sinistra verso il centro
trascrizione: S. CRIACHO [in controparte]
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
La matrice presenta una composizione che riunisce il racconto del trasporto miracoloso della Santa Casa di Loreto con la narrazione della visione dell'eremita Paolo della selva che vide una luce in cui apparve la Madonna venuta a visitare la casa nella ricorrenza della sua nascita.
A causa della complessità e della difformità stilistica rilevata nella composizione, è per ora difficile stabilire un ambito di attribuzione, oscillando la letteratura di volta in volta tra rimandi alla produzione editoriale centro-italiana, veneziana o ferrarese. Si vedano le edizioni di argomento lauretano citate da Grimaldi 1973, o quelle ferraresi citate da Rava. Ad esempio si veda il De claris mulieribus di Iacopo Filippo Foresti detto Bergomensis, edito a Ferrara nel 1497 (ISTC ij00204000, per il quale si veda http://daten.digitale-sammlungen.de/~db/0006/bsb00067113/images/), in particolare per la Madonna e gli angeli.
Il modo di rendere il terreno è stato avvicinato ai modi fiorentini. La chiesa e le mura di Recanati a Venezia.
Si veda l'approfondimento di M. Goldoni in I legni incisi 1986, p. 71.
Si arriva addirittura ad ammettere la possibilità che il legno sia stato completato da mani diverse, sia per ragioni di bottega, sia per la storia della bottega come può essere quella di Lorenzo de Rossi...
L'intaglio viene datato da Schreiber ipoteticamente al 1495, in occasione del duecentenario celebrativo, ma con un accenno alla possibilità che la matrice sia una copia del XVII secolo, teoria rigettata da M. Goldoni, per l'osservazione dell'alta qualità e le caratteristiche dell'intaglio.
La matrice è incisa anche dall'altro lato, con la metà inferiore di una composizione perduta nella sua parte superiore (si veda ALU.0036-M).
Della matrice qui schedata si conoscono solo impressioni moderne ottocentesche e novecentesche, cioè nel Catalogo degli eredi Soliani del 1828 e 1864 e nel "Catalogo Bariola" del 1913 (cfr. comunque ALU.0043.1).
Questa matrice fa parte di un nucleo di circa 2500 legni appartenuti alla famiglia modenese di stampatori/editori Soliani, attiva fin dal 1622, che pubblicava xilografie di carattere popolare e devozionale ricavandole da legni acquistati a Venezia, Ferrara, Milano ecc. La collezione comprende anche matrici di produzione antica che, nel caso di una nuova pubblicazione, a volte venivano rilavorate. Ne furono ricavate tirature moderne nel 1828 e 1864, rilegate e stampate in due cataloghi. I legni Soliani furono poi acquistati dal ‘cartolaio' milanese Pietro Barelli nel 1864: egli a volte intervenne sui legni inserendo monogrammi falsi o con altri tipi di manipolazioni. Nel 1887 le matrici tornarono a Modena ed entrarono a far parte del patrimonio della Galleria Estense in seguito all'acquisto promosso da Adolfo Venturi, allora funzionario ministeriale. Oltre ai legni Soliani, giunsero circa 160 matrici in più di proprietà Barelli (Venturi 1885; Goldoni in I legni incisi della Galleria Estense, 1986, pp. 11-29; Milano in I legni incisi della galleria Estense, 1986, pp. 31-33; Mozzo in Le matrici della Galleria Estense, 2017, pp. 222-257).
BIBLIOGRAFIA
Goldoni M., "Dietro un acquisto: motivi inespressi nella cultura di Adolfo Venturi",
Gli anni modenesi di Adolfo Venturi, 1994, pp. 147-179, p. 154 fig. 4
Heitz P., "Italienische Einblättdrucke in den Sammlungen Berlin, Braunschweig, Cambridge (Mass.), Cortona, Innsbruck, London, Maihingen, New-York, Tamsweg, Wien, ...",
Einblättdrucke des XV. Jahrhunderts, Strassburg, 1935, v. 83, p. 9
Donati L., "Stampe del XV secolo della Città del Vaticano, Biblioteca di Roma, R. Calcografia e R. Archivio di Stato di Modena, R. Pinacoteca e Museo Civico",
Einblättdrucke des XV. Jahrhunderts, Strassburg, 1936, p. 6 e pp. 15-16 n. 29
Rava C.E./ Sander M.,
Le livre à figures italien dépuis 1467 jusqu'à 1530, Supplément, Milano, 1969, pp. XIV-XV
Grimaldi F.,
Il libro lauretano. Edizioni e illustrazioni (1489-1599), Macerata, 1973, p. 51
Grimaldi F.,
La chiesa di Santa Maria di Loreto nei documenti dei secoli XII-XV, Pieva Torina, 1984, p. 47, nota 62
, I legni incisi della Galleria Estense. Quattro secoli di stampa nell'Italia Settentrionale, Modena, 1986, pp. 70-72 scheda 18 (M. Goldoni)
Rosand D., "The Soliani woodblocks", in
Print quarterly, 1990, 7, pp. 72-74, pp. 73-74
, Achille Bertarelli e Trieste. Catalogo delle stampe donate alla Biblioteca Civica Attilio Hortis, Milano, 2000, p. 98 sotto n. 2