La stampa, nota in esemplare unico, è composta da otto fogli impressi da altrettante matrici e composti successivamente a formare un'unica grande opera con una veduta a volo d'uccello della città di Firenze. Detta ‘con la catena’, per l’elemento decorativo che corre lungo tutto il bordo, essa riprende fedelmente il bulino inciso da Francesco Rosselli verso il 1480, di cui sopravvive solo uno dei 6 fogli che lo componevano (quest’unico foglio è conservato a Firenze, Società Colombaria; Hind 1938-1948, I, pp. 145-146 n. B.III.18). L'attribuzione della xilografia a Lucantonio è di Kristeller (1897). La filigrana del foglio rivela una carta che potrebbe essere stata prodotta a Siracusa o Venezia a fine '400 (cfr. Altcappenberg 1994). Si ritiene che l'opera sia menzionata tra quelle dell'inventario della bottega di Alessandro di Francesco Rosselli, redatto nel 1525 (cfr. Hind 1938-1948, I, pp. 304-309): vi si individuerebbero altre carte geografiche (Pisa, Roma e Costantinopoli). Si veda da ultimo Maier 2012.
Robin Halwas sostiene che la mappa possa non essere stata stampata a Firenze, dal momento i nomi che identificano alcuni edifici sono in dialetto veneziano (Monogrammist LA (Lucantonio degli Uberti?) active c. 1489-1520, Conversion of Saint Paul, Robin Halwas Booksellers Agents and Dealers in Fine Art, London, 2017 (post): https://www.robinhalwas.com/004925-conversion-of-saint-paul#note-24).
Nell’inventario della bottega di Alessandro di Francesco Rosselli del 1525 sono citate altre mappe, perdute, fra cui una di Costantinopoli.