Istituto per il Teatro e il Melodramma / Fondo E. Duse

Area dell'identificazione

Titolo:Fantasmi
Cronologia: s.d.
Tipologia documentaria:manoscritti
Tipologia specifica: copione
Forma:manoscritto autografo
Responsabilità:
Descrizione fisica:
  • 3 fascc., 308 x 236 mm
    Il copione è un manoscritto di copista costituito da tre quaderni ciascuno dei quali contiene uno degli atti di cui si compone il dramma. Essi presentano una copertina in cartoncino azzurrino che misura 308 x 243 mm ed ha indicati il titolo dell'opera, l'autore e l'atto: le carte (mm 308x236), a righe, sono legati insieme da un cordoncino e presentano il testo scritto a penna e inchiostro nero sul recto e sul verso. Il fascicolo con il primo atto presenta 28 carte, di cui due bianche, quello con il secondo 18, di cui una bianca, il terzo 14, di cui due bianche. All'interno, in alto, le pagine presentano una numerazione recente a matita.

Dati opera

Area del contenuto

Abstract:La protagonista, Elena Alving, vedova del tenente Alving, ha fatto costruire un asilo per onorare la memoria del marito. Sta per inaugurarlo insieme all'amico, il Pastore Manders, e al figlio Osvald. Questi, tornato da poco da Parigi, scandalizza Manders parlando della vita libera e spensierata della città francese. La madre invece, consapevole delle menzogne e ipocrisie sulle quali si regge la vita, non è affatto scandalizzata. Molti anni prima lei stessa, sposata ad Alving senza amarlo, lo aveva abbandonato per il pastore Manders, il quale però la indusse a tornare dal marito. Per tutta la vita Elena ha voluto far credere a tutti, soprattutto al figlio, che il padre fosse un uomo rispettabile, nascondendo la dissolutezza di Alving e la sua condotta disinvolta con altre donne. La creazione dell'asilo, a lui intitolato, è l'ennesimo gesto per nascondere la verità. Ma Elena è costretta a rivelare la verità quando Osvald mostra i sintomi di una malattia incurabile, ereditata dal padre, (con tutta probabilità la sifilide, anche se non viene mai indicata) ed esprime la propria volontà di sposare Regine, la giovane figlia della cameriera, cresciuta con lui. Regine è infatti sorellastra di Osvald, in quanto frutto della relazione tra il tenente Alving e la cameriera. Elena rivela dunque al figlio la terribile verità sulla figura del padre. Osvald è perduto e condannato, per le colpe di chi l'ha preceduto, a soffrire e impazzire. Chiede alla madre di prendersi cura di lui e si fa promettere di somministrargli il veleno quando sarà preda della follia. Elena promette di farlo, ma poi si ritrae spaventata di fronte all'immagine del figlio in delirio.
Gli interventi che caratterizzano i fascicoli sono tagli, cancellature, sostituzioni e aggiunte che coinvolgono le battute operando una ricomposizione del testo dei dialoghi nella direzione di una maggior semplicità e immediatezza funzionali alla resa scenica
Che siano scritti a matita o a penna ed inchiostro colorato gli interventi sono presenti in tutti e tre i quaderni e si concentrano in alcuni punti.
I segni di carattere tecnico hanno in questo copione una funzione non sempre chiara: compaiono infatti in punti del testo e secondo modalità che non è sempre facile ricondurre alla casistica riscontrata negli altri copioni di Eleonora Duse.
Modalità di acquisizione:Pervenuto tramite donazione da parte di Sister Mary Mark, nipote di Eleonora Duse.
Modalità di accesso:L'accesso ai materiali è possibile previa richiesta al Direttore dell'Istituto per il Teatro e il Melodramma.
Lingua:Italiano
Stato di conservazione:stato di conservazione buono
Bibliografia:
  • Il laboratorio dell'attrice - Copioni annotati di Eleonora Duse, a cura di Maria Ida Biggi, Venezia, Regione del Veneto, 2007. Pubblicazione multimediale in collaborazione con il Dipartimento di Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici "G. Mazzariol" dell'Università Ca' Foscari di Venezia

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descrizione fisica disco digitale

descrizione fisica disco analogico

descrizione fisica nastro analogico

descrizione fisica file digitale

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