Istituto per il Teatro e il Melodramma / Fondo E. Duse

Area dell'identificazione

Titolo:La morte di Tintagiles
Tipologia documentaria:manoscritti
Tipologia specifica: copione
Forma:manoscritto autografo
Responsabilità:
Descrizione fisica:
  • 2 fascc., 298 x 182 mm
    Il copione è un manoscritto autografo redatto da Eleonora Duse. Esso si compone di due fascicoli rispettivamente di 10 e 8 carte, contenenti il primo e il secondo atto. Ciascun fascicolo presenta nella prima pagina le indicazioni di autore, titolo, atto e traduttore, che ne fanno una sorta di copertina, e alcune notazioni dell'attrice relative alla messinscena dell'opera, che proseguono anche nella pagina successiva. Il testo del dramma è scritto a penna e inchiostro nero mentre le annotazioni di carattere scenico e registico delle prime pagine, sono a penna e inchiostro viola. Il recto di tutte le carte è stato numerato nell'angolo in alto a destra con una matita blu, analoga a quella usata dalla Duse per sottolineare alcune frasi nel testo. Un'ulteriore numerazione a matita, di altra mano, caratterizza le pagine anche nell'angolo in basso a destra.

Dati opera

Area del contenuto

Abstract:Sullo sfondo di un universo soprannaturale, in un clima carico di sogni e di incubi, di reminiscenze dell'aldilà e di premonizioni ha luogo la vicenda del piccolo Tintagiles, delle sue sorelle Igraine e Bellangére e del loro fidato servitore Agl'ovale. Essi sono impegnati in una vana battaglia contro la terribile regina che minaccia la vita del bimbo, l'unico maschio superstite della famiglia e destinato ad essere da lei preso e ucciso.
Per tutto il dramma si assiste al tentativo da parte di Ygraine di guidare la resistenza ad una sorte tanto triste di cui non sono chiarite le ragioni ma della cui inesorabilità è pervasa ogni riga del testo:
La regina simboleggia dunque la morte, Ygraine la resistenza pur vana che combatte e si oppone alla forze crudeli e negative dell'esistenza.
I dialoghi, scorrevoli nella loro musicalità, sono densi di suggestioni e di inespresso e acquistano un significato recondito che va al di là del senso letterale delle parole.
Questo testimone autografo di Eleonora Duse presenta un trattamento limitato a pochi interventi e sostanzialmente omogeneo nei due fascicoli. L'attrice si concentra quasi esclusivamente sulle espressioni usate da Maeterlink per descrivere la natura o l'ambiente esterno, costruendo immagini molto evocative.
Si tratta sempre di una natura che ha in sé qualcosa di espressivo e segretamente animato, un'idea di ambiente che l'attrice, come testimoniano le sue frequenti sottolineature di didascalie di tipo ambientale, sente come particolarmente vicina alla propria sensibilità.
Non mancano le cancellature e le sostituzioni di alcuni termini, talvolta dovute anche al lavoro di trascrizione dell'opera compiuto dall'attrice, operazione che può aver comportato qualche svista, corretta in un secondo momento.
Relativamente alle annotazioni sceniche di mano della Duse, particolarmente interessanti per immaginare la concreta realizzazione dello spettacolo, esse lasciano intravedere un'interpretazione fedele delle scarne didascalie presenti nel testo di Maeterlink.
Doveva affidarsi a pochi elementi, quali la porta di ferro o il gioco di luci e ombre, la capacità di ottenere un'ambientazione uniforme, che di scena in scena potesse creare suggestioni e accrescere il senso di smarrimento evocato dal testo. Ad arricchire le annotazioni sceniche è il riferimento, in un appunto dell'attrice, alle ‘Chansons‘ dello stesso Maeterlink, elemento che rivela la cura e la sensibilità con cui la Duse affronta la preparazione di un testo. Il riferimento a un'altra opera del poeta e drammaturgo belga testimonia come l'attrice non trascurasse di approfondire la sua conoscenza della produzione di un autore ai fini di una più accurata e fedele interpretazione.
Modalità di acquisizione:Pervenuto tramite donazione da parte di Sister Mary Mark, nipote di Eleonora Duse.
Modalità di accesso:L'accesso ai materiali è possibile previa richiesta al Direttore dell'Istituto per il Teatro e il Melodramma.
Lingua:Italiano
Stato di conservazione:stato di conservazione buono
Bibliografia:
  • Il laboratorio dell'attrice - Copioni annotati di Eleonora Duse, a cura di Maria Ida Biggi, Venezia, Regione del Veneto, 2007. Pubblicazione multimediale realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici "G. Mazzariol" dell'Università Ca' Foscari di Venezia

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