Istituto per il Teatro e il Melodramma / Fondo E. Duse

Area dell'identificazione

Titolo:La porta chiusa
Integrazione al titolo:Parte levata di Bianca dal finale della scena terza del III atto
Tipologia documentaria:documentazione varia
Tipologia specifica: copione
Forma:dattiloscritto
Responsabilità:
Descrizione fisica:
  • 3 cc., 205 x 157 mm
    Il copione è un dattiloscritto con interventi autografi di Eleonora Duse. Gli interventi depositati sui fogli rivelano la grande attenzione che l'attrice ha dedicato a questo passo, accentuandone le potenzialità drammatiche e di coinvolgimento, attraverso una sapiente alternanza di ritmi lenti e serrati. Numerosi sono infatti i segni comunemente usati dall'attrice per evidenziare e scandire ritmicamente il testo (trattini orizzontali e verticali, singoli o multipli, linee ondulate e sottolineature) oltre alle cancellature e alle piccole sostituzioni testuali. Rispetto alla versioni a stampa dell'opera nell'edizione del 1920 e del 1922 usate dalla Duse si segnala qui la presenza di una variante. Nel terzo foglio, nella seconda metà, la frase "chi resta muore", assente nel testo originale ma annotata a matita dall'attrice in uno dei suoi volumi si rivela dunque come un'integrazione voluta forse dall'attrice in accordo alla propria sensibilità.

Dati opera

Area del contenuto

Abstract:Al centro della vicenda è Giulio Querceta, un giovane che, cresciuto nella casa di un uomo che non è veramente suo padre, sente sulle spalle il peso di questa ambiguità. Egli è infatti figlio dell'amore vissuto in giovane età dalla madre Bianca per Decio, da sempre accanto a loro come l'amico più caro. Certo della verità e dell'impossibilità di sfondare la porta chiusa delle convenzioni, Giulio, per evitare uno scandalo e la sofferenza della madre, decide di partire per una destinazione lontana, dove poter essere finalmente libero. Comunicata la decisione alla madre, che non se ne capacita, Giulio viene interrogato da Decio sulle ragioni del suo turbamento e durante l'accorata discussione, per la prima volta lo chiama "padre". Bianca, sopraggiunta in quel momento e compresa la situazione, confessa al figlio la sua colpa giovanile, espiata negli anni coltivando per Decio un sentimento di pura amicizia. Venuto a conoscenza della verità, Giulio sente ancora più forti la devozione e l'amore per la madre, ma parte ugualmente lasciandola sola ad attenderne il ritorno.
Modalità di acquisizione:Pervenuto tramite donazione da parte di Sister Mary Mark, nipote di Eleonora Duse.
Modalità di accesso:L'accesso ai materiali è possibile previa richiesta al Direttore dell'Istituto per il Teatro e il Melodramma.
Lingua:Italiano
Stato di conservazione:stato di conservazione mediocre
Note allo stato di conservazione:Tutti i fogli sono piuttosto rovinati e presentano pieghe e tagli soprattutto sul margine superiore e su quello destro.
Bibliografia:
  • Il laboratorio dell'attrice - Copioni annotati di Eleonora Duse, a cura di Maria Ida Biggi, Venezia, Regione del Veneto, 2007. Pubblicazione multimediale realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici "G. Mazzariol" dell'Università Ca' Foscari di Venezia

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descrizione fisica disco digitale

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