titolo: Andrea Chénier

forma / genere:Opera lirica in quattro quadri

responsabilità principali:

• Illica, Luigi (autore del testo)
• Giordano, Umberto (autore della musica)

altre responsabilità:

• Franci, Carlo (direttore d'orchestra)
• Dalla Corte, Dario (regista)
• Scandella, Mischa (scenografo, costumista)
• Brillarelli, Anna (coreografo)

personaggi e interpreti:

• Merighi, Giorgio (Andrea Chénier)
• Sereni, Mario (Carlo Gérard)
• Santunione, Orianna (Maddalena di Coigny)
• Jenco, Gianna (La mulatta Bersi)
• Zanini, Laura (La contessa di Coigny)
• Bocca, Laura (Madelon)
• Rolli, Lucio (Roucher)
• Zerial, Dario (Il romanziere Pietro Fléville)
• Viaro, Enzo (Fouquier Tinville, accusatore pubblico)
• Mucchiutti, Eno (Schmidt, carceriere a San Lazzaro)
• Susca, Vito (Mathieu, sanculotto)
• De Palma, Piero (Un incredibile)
• Botteghelli, Raimondo (L'abate poeta)
• Leban, Renato F. (Il maestro di casa)
• Sarti, Mario (Dumas, presidente del tribunale di salute pubblica)

data: 05 aprile 1974

città / teatro: Trieste / Teatro Verdi

tipologia iconografica: Bozzetto

soggetto: Paesaggio con busto di Marat sulla destra, tavolini, sedie e grandi alberi sulla sinistra

ambientazione: La scena a destra: nel primo piano un altare dedicato a Marat, sopportante il suo busto, avanti al quale stanno appese collane di fiori appassiti, nastri, e una lampada spenta. Il dado, il piedistallo e i gradini sono qua e là coperti di cartelli appiccicativi sopra. Uno dice: Unità e individualità della Repubblica! un altro: Libertà, Eguaglianza, Fraternità! un terzo, più terribile: Così, o Morte! altri sono solamente votivi e si accontentano di un: Gloria a Marat! qualche altro non è che un avviso teatrale e annuncia pomposamente il: Gran Yerodramma pantomimo-lirico di XYZ . A sinistra: nel primo piano la terrazza del Feuillants e il caffè Hottot; tavolini e sedie fuori all'aperto tra alberi e vasi enormi di fiori. Nel fondo: l'ex «Cours-la-Reine» che diagonalmente attraversa la scena, allargandosi a destra, restringendosi a sinistra, difeso dalla Senna, che gli scorre parallela: da parapetto, platani, lanterne. Di scorcio, obliquamente, il ponte Péronnet che attraversa la Senna e conduce al palazzo dei Cinquecento. È una giornata del giugno del 1794 nel pomeriggio.

atto / scena: Parte seconda

responsabilità autoriali:

• Scandella, Mischa (autore)

tecnica / materia: Matita / carta da lucido

dimensioni:

• 360 x 550 mm

stato di conservazione: Buono

luogo di conservazione: I-Vgc, ITM

collocazione: Fondo Mischa Scandella, cartella 28, inv. MSCA_071d_2