Acquisito nel 1970, il fondo Botta ha come soggetto principale Gustavo Botta (1880-1948), collezionista e attento critico d'arte, specialmente della pittura lombarda del secondo Ottocento, nonché esperto conoscitore della poesia francese simbolista e decadente e lui stesso poeta, orientato agli esempi di Claudel, Pascoli e D'Annunzio. Di questo protagonista dell'ambiente letterario milanese di primo Novecento, in contatto con Boito e Fogazzaro e amico dei futuristi, da Lucini a Marinetti, a Buzzi, il fondo conserva una porzione della biblioteca comprendente circa cinquecento volumi di letteratura e di letteratura artistica italiana e francese, per lo più pubblicati tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento e spesso accompagnati da dediche degli autori a Botta. Accanto una sezione epistolare con le lettere, anch'esse di argomento letterario e artistico, da lui scambiate con 200 suoi corrispondenti, oltre ad appunti e ritagli di giornale, anch'essi quanto mai utili per definirne i disparati interessi e la personalità intellettuale.