Note:Nota di Potito Pedarra: "Si tratta di una partitura in due tempi per strumenti pastorali e corno. Èprobabile che l'autore inizialmente abbia portato a termine soltanto i primi due tempi di questo quintetto, lo attesterebbero, tra l'altro, le parti staccate autografe eseguite in questa versione, depositate presso il Civico Museo Bibliografico di Bologna. Ma le cancellature delle corone e la sostituzione con altrettante legature alla fine del secondo tempo fa pensare ad una prosecuzione del lavoro di cui, però, non si è travata traccia. Il lavoro è datato 1897/1898, perciò risale agli anni di studio presso il Liceo Musicale di Bologna. La stesura è eseguita interamente a penna, solo le chiamate sono state aggiunte a matita. Il manoscritto è costituito da 1/2 foglio staccato (frontespizio e recto bianco) e da due fascicoletti di due fogli cadauno cuciti insieme. (1/4/88)".