Istituto per la Musica / Fondo Ottorino Respighi

Area dell'identificazione

Titolo:Carteggio Teatro alla Scala
Cronologia: 1928 - 1952
Descrizione fisica:
fascicolo
cc. 88

Dati opera

Area del contenuto

1. Carteggio tra Ottorino Respighi e la Direzione del Teatro alla Scala per "Orfeo" di Monteverdi rivisto dal Maestro (1934). Contiene 24 lettere precedute da 9 pagine contenenti i regesti delle stesse, per il periodo che va dal 27 marzo al 12 dicembre 1934. Sul retro della lettera del 24 settembre c'è un commento autografo di Ottorino Respighi che non trova idonei al loro compito il coreografo Guerra e lo scenografo Marchioro. Protesta poi per la Favero e propone per la regia, con anche l'intercessione dell'On. Pierantoni, di Lothar Wallerstein di Vienna. Definizione degli aspetti economici e giuridici per la riduzione dell'"Orfeo" di Monteverdi in una interpretazione moderna curata da Respighi su libretto di Guastalla. Respighi mette a conoscenza i gerenti della Ricordi; diritti fonomeccanici. Proposta di Tito Schipa per Orfeo e Max Reinhardt per la regia, entrambi non accetteranno. Il musicista Giacomo Benvenuti dichiara di aver trascritto "Orfeo" prima di Respighi e chiede a quest'ultimo di recedere dal progetto; Respighi vuole portare a termine il progetto con La Scala. Annuncio prima dell'opera per il 16 marzo 1935; invio compensi per "Orfeo".
2. Carteggio tra Ottorino ed Elsa Respighi con la Direzione del Teatro alla Scala: selezione (1928 - 1952). Contiene 44 lettere precedute da 12 pagine contenenti i regesti delle stesse, per il periodo che va dal 19 settembre 1928 al 10 febbraio 1952. Ricerca cantante per la parte di Rautedelein in "La campana sommersa", contatti con Pertile, bozzetti delle scene di Amburgo. Scelta dello scenografo per Amburgo. Per "La campana sommersa" richiesta la presenza del Maestro per lettura dell'opera; "Lucrezia"; condoglianze per la scomparsa del Maestro; allestimento di "Lucrezia" dopo la conclusione del manoscritto da parte di Elsa. Commemorazione respighiana a giugno diretta dal Maestro Molinari; proposta di dare "Maria Egiziaca" e "Lucrezia" nella stessa serata; appunti per la regia coreografica di "Gli uccelli" a cura di Paolo Fabbri. Scioglimento dall'impegno per il balletto "Antiche danze ed arie"; riduzione a tre scene dello stesso con scene di Pompei. Inserimento di "La fiamma" nel cartellone della Stagione 1939-1940; "Scherzo veneziano" alla Scala. Aurel Milloss come consulente coreografico della Scala: possibilità di rappresentare alla Scala "Antiche danze ed arie" in forma di balletto di "danza pura senza soggetto", poi andato in scena il 20 marzo 1952.

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