ambiti e contenuto
abstract : Il disco è il resoconto delle ricerche sul campo effettuate a Bali dall'etnomusicolga Doreen Powers nel 1974. La musica balinese rappresenta una delle forme di tributo ai dewa, gli dei che, secondo la credenza degli autoctoni, popolano l'isola indonesiana. La musica è parte fondamentale di rituali, cerimonie e processioni che prevedono anche danze in onore dei dewa che, una volta ricevute le offerte, che prevedono anche quadri e ornamentazioni varie, garantiranno salute e felicità per la vita. Fin da bambini, i balinesi partecipano alla realizzazione di questi tributi e quindi fin dalla giovane età sviluppano doti artistiche e musicali.
La musica viene eseguita da un ensemble prevalentemente di percussioni noto come gamelan. Il gamelan è costituito da diversi gruppi di idiofoni: i rinchik, piccoli piatti, il gendèr e il gangsa, entrambi percussioni a tastiera poste su una risonante di bambù, il rèong, una serie di gong intonati a cui è affidata la linea melodica principale, suonato da quattro musicisti contemporaneamente, generando così poliritmie, insieme anche ai kendang, tamburi tubolari. Oltre alle percussioni nel gamelan compaiono anche strumenti melodici quali il suling, un flauto in bambù, e il rebab, cordofono ad arco a due corde.
La musica balinese è basata su due tipi di scale: sléndro, pentatonica dai suoni equidistanti, e pélog, eptatonica dagli intervalli non equidistanti, più frequente. I brani (gending) si costruiscono su degli ostinati generati da un'unica melodia, o su gruppi di melodie e pattern ritmici.