OGGETTO
definizione: stampa
SOGGETTO
titolo parallelo: ST ANTHONY THE ABBOT WITH EX-VOTO
ACQUISIZIONE NELLA RACCOLTA
tipo acquisizione: donazione
1956
PROVENIENZA
data uscita: 1956
DATAZIONE
sec. XVI, prima metà
- 1550 ca.
AUTORE
-
Anonimo (incisore, inventore)
ambito culturale:
ambito nord-italiano (incisore/ inventore)
DATI TECNICI
materia del supporto: carta
filigrana: da rilevare
STATO DI CONSERVAZIONE
buono
MODALITÀ DI CONSERVAZIONE
RESTAURI
ISCRIZIONI
tipologia: documentaria
tipo di caratteri: lettere capitali
posizione: a sinistra
autore: Pietro Barelli
trascrizione: I
STEMMI, MARCHI
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
La xilografia è un'impressione moderna di un legno Soliani, conservato presso la Galleria Estense di Modena, che raffigura sant'Antonio Abate con ex voto appesi ai lati.
Goldoni ritiene che questa stampa sia citata da Schreiber (n. 1220, esemplare in collezione privata berlinese). La descrizione in effetti calza, ma c'è una notevole differenza nelle dimensioni (la xilografia citata da Schreiber 248x156 mm, contro la matrice 267x189 mm).
La stampa veniva con ogni probabilità impiegata nella devozione privata o come amuleto, come appare evidente dagli arti ex voto appesi intorno al santo e dalla presenza di un devoto inginocchiato.
Goldoni ipotizza che possa trattarsi di una "composizione di modelli diversi, perché presenta almeno due particolari incoerenti: la forma del pastorale, che interrompe la stanga cui sono appese le membra votive (...), e la zona a tratteggio orizzontale la cui funzione non è ben chiara". Questa incoerenza si nota anche nella presenza di ben due fuochi come attributi del santo e rende l'ipotesi di Goldoni plausibile.
Il soggetto potrebbe essere di derivazione tedesca, una xilografia più antica conservata presso l'Ashmolean presenta infatti sant'Antonio nell'analogo ruolo di protettore, circondato da ex voto (n. inv. WA1863.1906, http://collections.ashmolean.org/object/290850)
La datazione si colloca con certezza entro la prima metà del XVI secolo, come appare evidente dalla tecnica che sfrutta le potenzialità del legno.
L'esemplare in questione venne tirato da Pietro Barelli dopo aver aggiunto alla matrice un tassello apocrifo con l'iscrizione "I" (cfr. ALU.0433-M). L'impressione ottocentesca all'interno del catalogo della vendita Soliani del 1864 (conservato presso la Galleria Estense di Modena) documenta lo stato della matrice prima della falsificazione (p. 133).
Un altro esemplare è conservato a Milano, Biblioteca Ambrosiana (inv. 19680).
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
tipologia: fotografia digitale
ente proprietario: New York, Metropolitan Museum of Art ©
REPERTORI
BIBLIOGRAFIA
, I legni incisi della Galleria Estense. Quattro secoli di stampa nell'Italia Settentrionale, Modena, 1986, pp. 84-96, n. 29 (M. Goldoni), tav. 25, n. 29
Schreiber W.L.,
Manuel de l'amateur de la gravure sur bois et sur métal au XVe siècle, Berlin-Leipzig, 1891-1911, v. 2, p. 17, n. 1220
MOSTRE/ESPOSIZIONI
AUTORE DELLA SCHEDA
Piazzi M.L., 2018