ISCRIZIONI
tipologia: sacra
tecnica di scrittura: a stampa
posizione: in alto al centro
trascrizione: I-N-R-I
tipologia: didascalica
tecnica di scrittura: a stampa
posizione: sul cartiglio in basso a sinistra
trascrizione: S. SEBASTIAN
tipologia: didascalica
tecnica di scrittura: a stampa
posizione: sul cartiglio in basso verso il centro
trascrizione: S. ANTONIO
tipologia: didascalica
tecnica di scrittura: a stampa
posizione: sul cartiglio in basso a destra
trascrizione: S. ROCH
tipologia: sacra
tecnica di scrittura: a stampa
posizione: in basso verso il centro
trascrizione: IESV / IESV / IESV QVE / L DOLCE / NOME DE FE / DI ME SIGNO / R PER SVA / CLEMENTIA / DA FAME GV / ERA E DA PESTI / LENTIA.
tipologia: riferimento all'autore
posizione: nel margine inferiore
trascrizione: IN VERONA, Per Alessandro Scolari al Ponte dalle Navi
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
La stampa presenta l'inusuale raffigurazione dei monogrammi dei nomi di Gesù e di Maria intrecciati e sovrapposti, con Arma Christi e Messa di san Gregorio nelle lettere, Evangelisti alle quattro estremità delle lettere e, nella parte inferiore del foglio, tre santi taumaturghi Sebastiano, Antonio e Rocco. Tra gli strumenti della Passione figurano: la spugna e la lancia, la scala, il martello, il bacio di Giuda, i trenta denari, la spada di Pietro con l'orecchio di Malco, Cristo alla colonna con i flagelli, il gallo, san Pietro e l'ancella di Pilato, la lanterna, le pinze, lo sputo, la mano delle percosse, le beffe, la mano che si strappa i capelli, etc; la tunica e i dadi.
Di questa stampa si conoscono almeno tre esemplari conservati nella medesima Biblioteca e rinvenuti nelle legature dei codici capitolari antichi, che erano state rinforzate a inizio Settecento.
Gli esemplari sono rispettivamente:
- dal codice LXV, n. 17, oggi cartella I p. 14 (Brugnoli-Fagagnini 1985, p. 57; mm 448x320), scucito il 1° marzo 1961, esemplare in stato di conservazione mediocre, risultando privato degli angoli, qui schedato;
- dal codice LXXVI (73), n. 95, oggi cartella VI p. 3 (Brugnoli-Fagagnini 1985, p. 150; mm 445x275), scucito il 29 marzo 1965;
- dal codice XCIII, n. 134, oggi cartella VIII p. 3 (Brugnoli-Fagagnini 1985, p. 194: mm 445x325)
L'immagine deriva da un prototipo elaborato in Francia, diffuso in diverse varianti e copie fino al Sette e Ottocento, alcune delle quali rappresentate dagli esemplari di Udine e San Francisco (si veda il commento alla scheda ALU.0010.1).
Quella qui schedata costituirebbe una variante della composizione ritenuta antica e di ambito bresciano (o veneziano), di cui però si conservano solo queste ristampe settecentesche di Alessandro Scolari. Da un esemplare antico di questa matrice perduta probabilmente derivò un affresco nella chiesa di S. Andrea ad Asola (Brescia) datato 1516. Questa ripresa costituisce un terminus ante quem certo alla realizzazione della stampa.
La fortuna iconografica di questa stampa, assai complessa, viene indagata ed esposta in tutte le sue varianti nel volume di C.T. Gallori 2011, cui si rimanda anche per i possibili prototipi e varianti.
In questo foglio, l'aggiunta dell'invocazione rinforza la funzione apotropaica dell'immagine (cfr. Giacomello in Achille Bertarelli...2000, p. 15).
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
tipologia: fotografia digitale
ente proprietario: Verona, Biblioteca Capitolare ©
BIBLIOGRAFIA
, Achille Bertarelli e Trieste. Catalogo delle stampe donate alla Biblioteca Civica Attilio Hortis, Milano, 2000, pp. 13-19, p. 17 fig. 3
Gallori C.T.,
Il monogramma dei nomi di Gesù e Maria. Storia di un'iconografia tra scrittura e immagine, Asola, 2011, pp. 58, 77-78, 92, 95 e passim, p. 77 fig. 25