OGGETTO

definizione: stampa

SOGGETTO

identificazione: UN ASINO CHE SUONA IL LIUTO
titolo parallelo: A DONKEY PLAYING THE LUTE

LOCALIZZAZIONE

PROVENIENZA

DATAZIONE

sec. XV, terzo quarto
1469 ante

AUTORE

  • Anonimo (incisore, inventore)
ambito culturale: ambito italiano (incisore)
ambito italiano (inventore)

DATI TECNICI

mm 225 x 240
materia del supporto: carta
filigrana: da rilevare

STATO DI CONSERVAZIONE

mediocre
indicazioni specifiche: Foglio ritagliato, strappo nel lato sinistro

MODALITÀ DI CONSERVAZIONE

RESTAURI

ISCRIZIONI

tipologia: didascalica
trascrizione: “lafeno fona eliuto e deriva portare el basto” “ma non ve ….. chel mundo eg [norante?]”










STEMMI, MARCHI

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

Nelle copertine di due registri rilegati della Marca, degli anni 1466 e 1469, dell'Archivio di Stato di Roma, furono rinvenuti una serie di intagli e frammenti di xilografia, che componevano i due cartoncini incollati l'uno sull'altro sotto alla pelle della rilegatura.
Le copertine dei volumi sono state preparate sicuramente subito dopo aver ultimato i volumi dei registri, come si evince dalla loro forma caratteristica, dalla pressatura del cuoio della copertina e specialmente dallo scopo pratico dei registri, che dovevano essere subito pronti, appena finita la loro preparazione, alla consultazione del rivestimento, così è stata definita una data sicura, prima della quale devono essere state realizzate queste silografie.
Le xilografie, segnalate da Kristeller nel 1892, da cui si riporta la descrizione, rappresentavano dei tondi con soggetti satirico/allegorici (oggetto di questa scheda) e delle carte da gioco (ALU.0636).
Il personale dell'Archivio di Stato di Roma, da noi interpellato, ci ha comunicato che le xilografie sono state rubate.

Frammento di un foglio (nella più grande ampiezza 225mm alto, 240 mm largo) sul quale sono stampate quattro silografie rotonde. Solo il tondo a sinistra in basso è preservato (diametro 150 mm). Su questa è rappresentato un asino, seduto su una sedia in posizione eretta, che suona il liuto; per terra alcune piante, a destra un albero. Della scritta in caratteri gotici è leggibile solo una parte:

“lafeno fona eliuto e deriva portare el basto” “ma non ve ….. chel mundo eg [norante?]”

La prima parte è facilmente comprensibile: l'asino suona il liuto e dovrebbe portare il basto, nella seconda parte non si è ancora riusciti a decifrare la parola tra “ve” e “chel”; il senso probabilmente è: “Ma non c'è niente di peggio e di assurdo del mondo balordo”. Il tutto è quindi una satira di quelle che al tempo erano estremamente frequenti e apprezzate. Al di sopra di questo tondo, parte di un secondo tondo senza linea di contorno (circa 125 mm di diametro) sul quale è rappresentato un giovane in piedi vestito con una veste corta, che tiene gli avambracci aperti, mentre le braccia sono distese lungo il corpo. Alla sua destra, sul terreno ricoperto da piante, c'è un cane. Più avanti sulla destra si trova la parte sinistra di un busto di donna, che tiene un fiore in mano, e sotto un cervo giacente, voltato a destra. Anche queste due rappresentazioni sembrano comporre dei tondi.
La carta è piuttosto spessa e sporca, le vergelle orizzontali sono piuttosto strette, mentre quelle verticale distano l'una dall'altra 34-35 mm.
Il colore della stampa non è puramente nero, bensì tendente a tinte grigio bluastre. La stampa non è regolare e piuttosto sfasata.
Solo l'albero nella rappresentazione con l'asino e la veste del giovane sono ricoperti dal colore verde blu.

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

REPERTORI

BIBLIOGRAFIA

Kristeller P., "Beitrag zur Geschichte des ältesten italienischen Holzschnittes", in Jahrbuch der Preußischen Kunstsammlungen Preußische Kunstsammlungen, 1892, 13, pp. 172-178, pp. 172-178

MOSTRE/ESPOSIZIONI

AUTORE DELLA SCHEDA

Urbini S., 2018
Urbini S., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.0635, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/27359/stampa-27359.html, ISBN 978-88-96445-24-2