NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Pregevole xilografia colorata a mano in giallo, azzurro, rosso, verde e nero.
Filigrana con testa di bue simile a Piccard, Abt. II, Nr. 850, 852.
Su un cartiglio a penna nera: Ego sum de iudea in ethiopia.
La Crocifissione di Cristo sul monte Calvario è raffigurata secondo l'iconografia diffusasi dal XV secolo nella quale l'avvenimento è accompagnato da una serie di scene secondarie. Oltre ai due ladroni, che sono rappresentati alla sinistra e alla destra della croce, si trovano la scena di Longino, che con la sua lancia infligge una ferita al costato di Gesù, Stephaton con la spugna dal lato opposto e ai piedi della croce Maria Maddalena, che abbraccia la croce. A sinistra, sullo sfondo, si vedono le pie donne con Giovanni, a destra i soldati che tirano a sorte la veste di Cristo. L'artista conferisce al viso dei soldati un colorito scuro, caratterizzandoli come pagani africani.
Questa pregevole xilografia rappresenta uno dei casi di opere di alta epoca -entro gli inizi del 1500, per intenderci- che stanno stilisticamente al confine tra l'Italia e il nord (Savoia, Svizzera, Austria). Sono state incluse nell'Atlante delle xilografie del Rinascimento quando, come in questo caso, il tratto stilistico italiano è particolarmente evidente. L'anonimo incisore nordico, infatti sembra essere a conoscenza di esperienze figurative fondanti che riguardano questo tema iconografico: ad esempio la Crocifissione di Andrea Mantegna del Louvre, un tempo parte della predella della Pala di San Zeno a Verona.
BIBLIOGRAFIA
, Einblattholzschnitte des XV. Jahrhunderts aus dem Kupferstichkabinett Basel, Basel, 1994, n. 26