ISCRIZIONI
tipologia: di titolazione
lingua: volgare
tecnica di scrittura: a stampa
posizione: in basso a destra entro una tabula ansata
trascrizione: TVTO EL COTADO DI ZARA E SEBENICHO [...] Stampato in Vene/ tia p mateo paga/ no al
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
La carta, realizzata in due fogli, è probabilmente la prima raffigurazione del territorio della Dalmazia. È stata verosimilmente ricavata da carte nautiche contemporanee, data la precisione nella resa delle coste. Si può notare una grande attenzione anche nella resa dell'entroterra e delle città principali. (Almagià 1933, pag. 533)
La critica da sempre ha supposto che la carta sia stata realizzata tra il 1540 e il 1555, prima dell'edizione della mappa “la vera et fedele discrittione di tutto il Contado di Zara et Sebenico”, realizzata su rame da Paolo Forlani nel 1560, che ricalca quasi alla perfezione quella di Matteo Pagano, salvo l'omissione di qualche nome di città (Almagià 1933, pag. 532).
L'iscrizione nel cartiglio recita “TVTO EL COTADO DI ZARA E SEBENICHO. Stampato in Venetia p. Mateo pagano al”, il rimanente sembra sia stato raschiato. Nello stesso cartiglio è presente però il monogramma dell'intagliatore noto come Maestro S con l'ancora, già presente anche nelle mappe dell'isola di Cipro (ALU.0602) e di Candia (ALU.0603), sempre uscite dalla bottega di Pagano. Lo stesso monogramma è presente anche in tre fogli firmati dal ferrarese Girolamo de' Grandi, sia in due fogli du una serie sui Pianeti, nei fogli Giove sul carro e i suoi ‘figli' (ALU.0233.1 e ALU.0233.2) e Mercurio sul carro e i suoi ‘figli' (ALU.0236.1 e ALU.0236.2), sia nell'ultimo foglio della serie dedicata alla Vita della Vergine, raffigurante l' Assunzione della Madonna (ALU.0232.1 e ALU.0232.2). Per questa ragione è plausibile che la carta sia stata realizzata attorno al 1538, anno in cui il Maestro S con l'ancora è particolarmente attivo, collaborando, oltre che con de' Grandi nella realizzazione della serie della Vita della Vergine, anche con Pagano per le altre due mappe di Cipro e di Candia.
La carta è nota in un'altra versione oltre a questa, conservata a Leida (ALU.0611.2), che, all'interno del cartiglio, riporta il disegno a penna dell'insegna di Matteo Pagano in una delle varianti da lui spesso utilizzata: le due mani che si stringono a simboleggiare la Fede araldica.
BIBLIOGRAFIA
Almagià R.,
Monumenta Italiae Cartographica, Firenze, 1929, tav. XVII
Almagià R., "Su un'antica carta della Dalmazia", in
Archivio storico per la Dalmazia, 1933, 533-535
Almagià R.,
La carta dei paesi danubiani e delle regioni contermini di Giacomo Gastaldi, 1546: riprodotta dall'unico esemplare conservato nella Biblioteca Vaticana con un commento illustrativo, Città del Vaticano, 1939
Bagrow L.,
Matheo Pagano. A Venetian Cartographer of the 16th Century. A descriptive list of his maps, Jenkintown, 1940