La composizione, dal punto di vista narrativo, è suddivisa in tre parti. Si apre sulla sinistra con l’arrivo dei Magi. Al centro un gruppo di uomini e cavalieri assiste alla scena dell’offerta dei doni al cospetto della Sacra Famiglia, che si svolge infine sulla destra. L’insieme della composizione è molto affollato, in un continuo variare di personaggi e attitudini, per le quali Campagnola guardò anche a stampe di Luca di Leida e Albrecht Dürer. Xilografia ricavata da due blocchi di diverse dimensioni (inv. 41693: 40,3x28 mm; inv. 41694: 40,4x56,2 mm). Furono i Tietze a capire che si trattava di due fogli che costituiscono una composizione unitaria. Lo stile grafico dell’opera è lo stesso delle opere di Domenico Campagnola datate 1517, e quello dell’intaglio corrisponde ad altri lavori coevi di Lucantonio degli Uberti, che sigla questa Adorazione dei Magi (Madonna con i santi Giovanni Battista e Gregorio Magno, ALU.0122.1 e ALU.0122.2; Martirio dei diecimila cristiani sul Monte Ararat, ALU.0201.1 e ALU.0201.2).