Chiaroscuro a quattro legni, distribuito su tre fogli.
Il presente chiaroscuro monumentale raffigura i pastori accorsi ad adorare Gesù Bambino così come narrato nel Vangelo di Luca (2, 8-20). Ricevuta la novella dall’angelo del Signore, episodio rappresentato in secondo piano sulla sinistra del foglio, i pastori si recano a visitare il neonato presentato dalla Vergine. Tra i vari pastori spicca in primo piano quello che, abbandonati il cappello e la mantella, si prostra per baciare i piedi del bambino. La canonica capanna è una sorta di stalla inserita in un’ambientazione urbana: l’ambiente rialzato – come si può dedurre dall’incedere del pastore sulla sinistra e del bambino che lo accompagna – e al contempo aperto, lascia intravedere degli edifici in prospettiva. Tale impostazione prospettica sembra accentuare la centralità della Vergine e della chiesa appena accennata sullo sfondo del cannocchiale prospettico.
Pochissime sono le notizie su questa stampa non firmata, di cui si conosce solo l’esemplare qui catalogato. Zani avanza l’ipotesi che il chiaroscuro riproduca l’opera di un pittore di scuola genovese. Lo stesso Zani, inoltre, ebbe modo di vedere un esemplare con un’iscrizione molto rovinata, forse recante la data 1562 (Zani 1820).