Al centro della scena il Cristo morto è disteso al suolo, mentre la Vergine dolente viene sorretta da san Giovanni e da una pia donna accovacciata; partecipano al compianto altre due pie donne, cinque discepoli – tra i quali probabilmente Nicodemo e Giuseppe di Arimatea –, la Maddalena e due angeli inginocchiati su due nuvole. In primo piano, appoggiati al suolo, vi sono alcuni simboli della Passione (la tenaglia, il martello, i chiodi e la corona di spine). A destra, sullo sfondo, vi è una croce a doppia traversa.
Questa xilografia anonima di notevoli dimensioni è attualmente conosciuta in un unico esemplare conservato all’Istituto Centrale per la Grafica di Roma: si tratta di una tiratura tarda con numerose fratture e tarlature. Zani, che ebbe modo di vederne un esemplare solo una volta a Genova nella collezione Durazzo, la definisce stampa di pregio e molto rara. Stilisticamente la stampa è ascrivibile all’ambito emiliano del terzo e quarto decennio del Cinquecento.
All’ICG si conserva anche un'altra versione di questa xilografia (ALU.1150) ricavata da una diversa matrice, caratterizzata da un intaglio più grossolano e dall’assenza di tre dei quattro simboli della Passione (la tenaglia, il martello e i chiodi); in questa versione, inoltre, la distanza tra i personaggi e il margine inferiore risulta ridotta rispetto al foglio oggetto di questa scheda. La tiratura da questa matrice è antica. La mano dell’intagliatore di questa versione è riconoscibile in un’altra xilografia siglata con il monogramma ZB, raffigurante il Ritrovamento di Gesù nel Tempio (ALU.1187.1). Le dimensioni analoghe con la xilografia qui catalogata, l'affinità stilistica e quella tematica permettono di avanzare l’ipotesi che le due stampe facessero parte dello stesso ciclo.