NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Questa xilografia di Nicolò Boldrini esiste nella versione a un legno (ALU.0192.1), a due legni (la presente), a bulino.
Con il Paesaggio con san Giovanni Battista (ALU.0191), Venere e Cupido (ALU.0187.1-4) e l'Ecce Homo (ALU.0469.1-2), è una delle quattro stampe firmate da Boldrini.
L'uso del chiaroscuro nel blocco tonale è simile a quello nella Venere e Cupido: Muraro e Rosand ritengono quindi che l'esecuzione delle due opere sia contigua, ovvero che risalga agli anni Sessanta. L'idea all'origine di questa xilografia potrebbe essere collegata alla figura di Marco Curzio affrescato da Pordenone nella facciata di Palazzo d'Anna a Venezia, conosciuto in almeno due varianti xilografiche (ALU.0194 e ALU.0195.1-2). Pordenone morì nel 1539 e anche il disegno delle Venere e Cupido di Tiziano è fatto risalire a quelle date: Boldrini quindi negli anni Sessanta utilizzò per le sue xilografie disegni di più di vent'anni prima di Pordenone e Tiziano. Si ricorda che nel 1567, un anno dopo la pubblicazione di Venere e Cupido, Tiziano, per proteggere la propria opera dalle riproduzioni a stampa non autorizzate e per sancire la collaborazione con Cornelis Cort, chiese e ottenne un privilegio di stampa dal Senato Veneziano (Muraro e Rosand 1976, pp. 65-66, nota 48).
Altri esemplari: Vienna, Albertina: chiaroscuro DG2002/351, bulino DG2002/352;
New York, The Metropolitan Museum of Art, Rogers Fund (chiaroscuro woodcut in two tones, esposto nella mostra americana Titian and the Venetian Woodcut, n.73).
BIBLIOGRAFIA
, Tiziano e la silografia veneziana del Cinquecento, Vicenza, 1976, pp. 137-138, n. 79
Landau D., "Printmaking in Venice and the Veneto",
The Genius of Venice, 1500-1600, London, 1983, p. 345
AUTORE DELLA SCHEDA
Urbini S., 2017
Urbini S., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.0192.2, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/9290/stampa-9290.html