Istituto per il Teatro e il Melodramma / Fondo E. Duse

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Titolo:La donna del mare
Cronologia: 1914 (edizione)
Tipologia documentaria:materiale a stampa
Tipologia specifica: copione
Forma:originale
Responsabilità:
Descrizione fisica:
  • 1 vol., 199 x 120 mm
    Volume a stampa con annotazioni autografe di Eleonora Duse.

Dati opera

Area del contenuto

Abstract:Ellida, seconda moglie del Dottor Wangel, vive col marito e le due figlie di lui nella piccola cittadina di un fiordo chiuso della Norvegia settentrionale. Per Ellida, nata e cresciuta di fronte al mare aperto, la dimensione di chiusura in cui si trova, insieme all'infelice matrimonio con un uomo non amato, costituiscono motivi di profondo turbamento, che accrescono in lei l'anelito verso il mare. Il rapporto di Ellida con il mare si nutre di un episodio avvenuto alcuni anni prima, quando si è innamorata e si è unita, con un simbolico gesto al cospetto del mare, ad un giovane marinaio (lo Straniero), in seguito scomparso. Ellida, a causa di alcune strane notizie che le giungono, che si aggiungono ai suoi presentimenti e al potente richiamo esercitato dal mare, ricorda quella vicenda e la racconta al marito. Quando lo Straniero riappare davvero, Ellida dichiara al marito che intende incontrarlo e che vuole essere libera. Wangel, sconvolto, inizialmente si oppone ma poi, quando lo Straniero invita Ellida a seguirlo, la lascia libera di decidere e di andare. Il senso di libertà e responsabilità, nuovi in Ellida, mutano il suo stato d'animo e la sua decisione: sceglie infatti di non lasciare Wangel e allontana per sempre lo Straniero.
Gli interventi di Eleonora Duse sul testo sono legati essenzialmente alla resa interpretativa del dramma. Pochi sono i tagli drammaturgici mentre abbondano le annotazioni espressive, le evidenziature ottenute con segni e sottolineature e i rimandi interni all'opera del drammaturgo.
In questo documento la Duse lascia dunque traccia evidente di quella conoscenza approfondita dell'opera degli autori che metteva in scena, tratto tipico del suo lavoro di attrice. Caratteristica di questo ‘copione' è la presenza di piegature usate dalla Duse con funzione di segnalibro in alcune pagine che contengono passaggi significativi. Le pagine di questo volume (in particolare, ma non solo, quelle di apertura degli atti) denunciano inoltre una particolare attenzione e sensibilità dell'attrice per la connotazione ambientale e temporale del dramma e per la sua corrispondenza con lo sviluppo della vicenda drammatica
Modalità di acquisizione:Pervenuto tramite donazione da parte di Sister Mary Mark, nipote di Eleonora Duse.
Modalità di accesso:L'accesso ai materiali è possibile previa richiesta al Direttore dell'Istituto per il Teatro e il Melodramma.
Lingua:Italiano
Stato di conservazione:stato di conservazione mediocre
Note allo stato di conservazione:Il libro è ormai privo di fascicolazione.
Bibliografia:
  • Il laboratorio dell'attrice - Copioni annotati di Eleonora Duse, a cura di Maria Ida Biggi, Venezia, Regione del Veneto, 2007. In collaborazione con il Dipartimento di Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici "G. Mazzariol" dell'Università Cà Foscari di Venezia

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