ISCRIZIONI
tipologia: indicazione di responsabilità
tecnica di scrittura: a stampa
posizione: in alto a sinistra
trascrizione: In Venetia per/ Matthio pagano in/ Frezzaria al segno dela Fede
tipologia: didascalica
lingua: latino e volgare
tecnica di scrittura: a stampa
tipo di caratteri: lettere capitali romane
posizione: in basso, sotto la processione
trascrizione: L'ILLUSTRISSIMA SIGNORIA ILLUSSTRISSIMUM DOMINVM LA SPADA ENSIS AMBASCIATORI DI/VARII PRINCIPI ORATORES/DIVERSOR PRINCIPVM OMBRELA IL SERENISSIMO PRINCIPE IL BALLOTTINO IL CANZILIER GRANDO/MAGNVS CANZELLARIVS CVSSINO CATEDRA CAPELLANO SECRETARII CORNO CORNV LA CANDELLA CERIVM ALBVM PATRIARCA CANONICI SCVDIERI DEL DOGE CAMERARII SERENISIMI PRINCIPIS TROMBE PIFERARI TUBÆ ET BARBITON SERVITORI DELL'IMBASCIATORI ORATOR FAMVLI SEI TROMBE DI ARZENTO SEX TUBÆ ARGENTÆ COMANDATORI PRÆCONES GLI OTTO STENDARDI OCTO VEXILLA
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Esemplare in 8 blocchi.
I fogli sono siglati progressivamente con le lettere dell'alfabeto da A a G e nel suo insieme il fregio doveva essere utilizzato come decorazione da parete (nella presente collezione, mancano i fogli E-F).
In un cartiglio affiancato dalla figura allegorica della Fede, nella balconata, è presente l'iscrizione: In Venetia per/ Matthio pagano in/ Frezzaria al segno dela Fede.
La processione corrisponde alle descrizioni di Francesco Sansovino in 'Venetia Citta Nobilissima', Venezia, 1581, XI, ff.183r-84v; XII, ff.193v-194r.
Nel 1880 l'editore Ferdinando Ongania pubblicò un facsimile di questa stampa con il titolo: La processione del Doge nella Domenica delle palme, Incisa in Venezia per Mattio Pagan (1556-1569). Come scrivono Muraro e Rosand, non si capisce come Ongania abbia potuto determinare con tale precisione l'evento rappresentato visto che gli elementi e i personaggi sono generici. E lo sono forse volutamente, in modo che la xilografia potesse essere adattata a tempi e a personaggi diversi e quindi aumentare le occasioni di vendita. Si tratta quindi di una sorta di processione del doge tipizzata, anche se gli stendardi portano le armi della famiglia Priuli: Lorenzo Priuli fu doge dal 1556 al 1559 e Girolamo Priuli dal 1559 al 1567.
Questo corteo xilografico deve inoltre essere precedente alla Processione del doge edita da Francesco de' Franceschi nel 1561, che si rifà a quest'opera. Anche i de' Franceschi avevano bottega in Frezeria, ma all'insegna della Regina.
Dal punto di vista esecutivo va segnalato, lungo la parte superiore del fregio, l'utilizzo ripetuto delle matrici con le finestre nel piano nobile delle Procuratie Vecchie dove sono affacciati personaggi femminili: ogni foglio quindi è costituito da due blocchi. Questo avviene in tutti i fogli tranne il primo, con gli otto stendardi che coprono le balconate, e il penultimo, dove la loggia viene nascosta dall'iscrizione dell'editore e dall'ombrella del doge (Muraro Rosand 1976, p.148). Nel foglio con il doge e l'insegna di Pagano, dalle finestre si affacciano personaggi abbigliati alla turca. Un ottomano è presente anche fra gli spettatori sotto il portico.
Altri esemplari:
Londra, British Museum (ALU.0480.1)
Bassano del Grappa, Museo Civico (ALU.0480.2)
Vienna, Albertina (ALU.0480.3)
Venezia, Banca Nazionale del Lavoro (ALU.0480.5)
BIBLIOGRAFIA
Muraro M./ Rosand D.,
Tiziano e la silografia veneziana del Cinquecento, Vicenza, 1976, pp. 147-148, n. 96
Landau D., "Printmaking in Venice and the Veneto",
The Genius of Venice, 1500-1600, London, 1983, p. 339, n. H2 (Chambers D.)
Bury M.,
The Print in Italy 1550-1620, London, 2001, n. 121