NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Secondo Henry Dominique Saffrey dovevano esistere varie serie d'immagini popolari xilografiche stampate a Venezia nel Quattrocento che raffiguravano i cinque principali santi domenicani. Ne sono sopravvissuti esemplari sparsi, ma nessuna serie è giunta a noi completa.
Queste immagini sono caratterizzate da una precisa e replicata iconografia: il santo (o la santa) è in piedi in posizione frontale, vestito con la tunica, lo scapolare bianco, la cappa nera col cappuccio (o col velo). Regge in una mano il libro delle scritture, il Crocifisso e due rami di giglio e, nell'altra, un modellino di chiesa gotica a tre navate (o un simbolo specifico di quel santo). Il santo è incoronato da un'entità divina e/o dagli angeli con due o tre corone. La stessa impostazione frontale, sebbene con diversi attributi, era utilizzata per i santi dell'osservanza francescana. All'interno di questa produzione tipizzata si possono individuare diversi, anonimi xilografi ai quali attribuire i gruppi di immagini: ad esempio è un'unica personalità l'autore dei santi di Washington (ALU.0084, ALU.0085); ha un altro stile il responsabile del San Vincenzo Ferrer (ALU.0080), autore anche della Santa Chiara (ALU.0081), della Santa Caterina da Siena (ALU.0082), e forse del San Domenico (ALU.0083).
Sembra comunque si tratti in entrambi i casi di declinazioni vivarinesche e maestranze muranesi.
I due santi di Washington, di elegante fattura, sono collocati entro l'absidiola di una cappella (o edicola) gotica illuminata da finestre a bifora. L'edicola è incorniciata da due colonnine tortili e sormontata da un arco trilobato decorato a girali e pennacchi. Si tratta di una tipologia architettonico-decorativa di immediato rimando veneziano, e anzi, come per primo ha notato Essling, evoca la Porta della Carta nel Palazzo Ducale di Venezia. Tracce di una medesima incorniciatura sono presenti anche in altre antichi santi xilografici veneziani: ad esempio San Bartolomeo (ALU.0070), Santo Stefano (ALU.0074.1 e ALU.0074.2), san Filippo Benizzi (ALU.0072), San Nicola di Bari (ALU.0073).
Nel caso dei due santi di Washington ogni xilografia è coronata da una vignetta che rappresenta episodi della vita del santo.
Per San Domenico: il santo riceve dalla Vergine la veste dell'Ordine e il papa sogna Domenico che sostiene il Laterano.
Per San Tommaso d'Aquino: lo vediamo inginocchiato alla destra dell'altare sul quale è il Crocifisso. Dal costato sgorga sangue nel calice e sanguinano anche le mani e i piedi del Cristo.
Nelle xilografia con Tommaso sono presenti le seguenti iscrizioni manoscritte:
ai piedi del santo :Sanctus Thomas doctor et virgo;
il testo scritto sulla pagina bianca del libro è: Invocavi et venit in me spiritus sapientie (Libro della Sapienza, 7:7);
il Cristo Crocifisso rivolge al santo questa frase: Bene scripsisti de me Thomas
AUTORE DELLA SCHEDA
Urbini S., 2016
Urbini S., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.0084, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/3623/stampa-3623.html