Questa stampa raffigura la presa di Tunisi da parte di Carlo V, che nel 1535 sottrasse la città all'Impero ottomano, dopo la vittoria a Goletta. Essa è passata sul mercato antiquario presso Barry Lawrence Ruderman Antique Maps ed è stata attribuita a Giovanni Andrea Vavassore dallo stesso antiquario, che la descrive "Quite possibly the only surviving example of Giovanni Vavassore's finely engraved plan of Tunes. One of the earliest surviving examples of Vavassore's work." (Stock# 51754ml, https://www.raremaps.com/gallery/detail/51754ml/La_Presa_Di_Tunes_La_Presa_de_Tunisci_Co_la_Goletta_fatta_da_Carlo_quinto/Vavassore.html).
L'attribuzione è supportata da una filigrana molto affine a quella della mappa dell'Ungheria (ALU.0620.1), riferibile ad ambito veneto e alla fine degli anni Venti del Cinquecento. Secondo l'antiquario inoltre "there are unmistakable stylistic convergences between our map and Vavassore's other known works. His bold, rounded lines are highly distinctive".
La Galleria Estense di Modena conserva una matrice xilografica delle medesime dimensioni e soggetto che differisce da questa xilografia solo per piccoli dettagli e per la presenza della marca A Z/ F, riferibile con ogni probabilità all'editore Alvise Zio, noto tra 1564 e 1574 (ALU.0405-M, il Kupferstichkabinett di Berlino ne conserva un esemplare antico, ALU.0405.1).
La xilografia oggetto di questa scheda è stata inclusa nel nostro database nel 2018 con ubicazione sconosciuta; un recente sopralluogo presso la Newberry Library di Chicago ci ha permesso di identificare l’esemplare ivi conservato con quello venduto da Barry Lawrence Ruderman e di confermare quanto era stato ipotizzato nel 2018, ovvero che la xilografia qui schedata, più antica, fu il modello per la matrice modenese. Si veda, ad esempio, nel presente esemplare e nell’impressione risultante dalla matrice modenese, conservata a Berlino (ALU.0405.1), la parola “Oran” in basso a destra: nel primo caso essa è incisa vicino alla cornice, nel secondo essa è intagliata all’interno della cornice. Tale discrepanza indica un tentativo difettoso di emulazione del modello.
Il Nagler studia per primo un esemplare dalla matrice modenese e lo definisce una carta geografica a volo d'uccello nella quale l'intagliatore non si cura delle proporzioni. Le stampe commemorative di successi in battaglia non avevano in effetti lo scopo di restituire fedelmente il teatro dello scontro, quanto quello di fornire dettagli sulla strategia e sul susseguirsi degli eventi (si noti il particolare con Barbarossa in fuga a cavallo da Tunisi) ed ebbero una certa diffusione nel XVI secolo (Nodari, p. 143).