NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Questa stampa mostra la Madonna che tiene il Bambino in piedi, tenendo insieme il globo terracqueo, soprastante la falce di luna e circondata dalle nubi; agli angoli superiori, Dio Padre e la colomba dello Spirito Santo.
E' conservata ab origine in un ambiente del monastero delle romite ambrosiane del Sacro Monte sopra Varese: il soffitto ligneo è ricoperto di stampe incollate e colorate a mano (si vedano le altre, ALU.0147, ALU.0148, etc.). Venne riscoperto nel 1988 durante i lavori di restauro dell'edificio.
Il monastero fu edificato a partire dal 1474, su richiesta di due romite, e su concessione di papa Sisto IV, per quelle che divenirono un gruppo di monache che osservavano la Regola di Sant'Agostino, le Costituzioni dell'Ordine di Sant'Ambrogio ad Nemus e ottenendo il diritto di celebrare l'ufficio liturgico secondo il rito ambrosiano. Per una sintesi delle vicende costruttive e decorative alla luce dei più recenti riferimenti bibliografici si veda Ganna 2007.
La stanza dove si trova il soffitto è una porzione di ambiente, che risulta però da lavori di rimaneggiamento e che non è quindi possibile ricondurre ad una situazione originaria.
Il soffitto misura circa 3,05 x 2,180 mt. E' attraversato da tre travi (per il lato corto). E' completamente ricoperto da stampe che si possono raggruppare in almeno quattro tipologie diverse, corrispondenti ad altrettante matrici:
- Madonna in Sole (qui schedata, ALU.0039.1): se ne conservano due, ma doveva essercene una terza, posta al centro del soffitto, dove una lacuna suggerisce che sia stata completamente rimossa (sicuramente anteriormente al 2001, anno della campagna fotografica);
- (ALU.0147.1) raza viscontea con colombina e parte di ramo con foglie e cartiglio PAX LAVS DEO: se ne contano almeno 18, più o meno conservati;
- (ALU.0148.1) sole bernardiniano con IHS e parte di ramo con foglie e cartiglio PAX LAVS DEO: se ne contano circa 18;
- (ALU.0149.1) teoria di Apostoli (probabilmente più matrici, ma i lacerti rimasti non permettono di valutare)
Altri frammenti di stampe (cornici), probabilmente di recupero, si ritrovano in alcune zone, usati probabilmente come riempimento.
Coloriture a mano (non troppo accurate) si trovano su tutti i fogli, ad esempio in verde sulle foglie, giallo ocra sui raggi dei soli radianti, rossiccio in quelli del monogramma bernardiniano, etc.
Le stampe con la colombina e con il monogramma bernardiniano sono state concepite per essere accostate: di analoghe dimensioni, portano agli angoli del tondo lo spicchio di una sorta di rosetta che va a ricostruirsi appunto con l'accostamento, così come anche la striscia con ramo e foglie, avvolto da cartiglio che porta la scritta PAX LAVS DEO con la parola 'PAX' divisa tra i due fogli (sia in alto che in basso).
La Madonna qui schedata (e anche l'altro esemplare sul soffitto) è costituita da due fogli incollati. La raffigurazione, non nota a Schreiber né ad altri repertori, sembra essere una copia, in controparte ma con varianti, di un prototipo tedesco, in relazione anche con altre stampe che presentano analogo soggetto con alcune varianti: si veda la sintesi nella scheda ALU.0041.
Come quest'ultima, la stampa qui schedata porta nel margine inferiore l'orazione mariana attribuita a Sisto IV. Rispetto a S. 1048a, il foglio qui schedato presenta, oltre ad alcune varianti in dettagli della composizione, una cornice (si veda anche ALU.0041).
Queste stampe non sono note agli studiosi di grafica.
Rapide menzioni del soffitto decorato con xilografie si trovano a partire dalle pubblicazioni di Lotti (2000), Basso (2005), etc., per cui si veda la bibliografia finale. Il volume sulla storia del Monastero (2006) riproduce anche l'illustrazione della Madonna qui schedata. Ringrazio Carlo Cairati per aver portato la mia attenzione specifica sulle figurazioni e sulla collocazione del manufatto, raro, nel contesto della decorazione tardo-quattrocentesca dell'edificio.
Si veda Aldovini 2019.
BIBLIOGRAFIA
Lotti C.A.,
Santa Maria del Monte sopra Varese: il Monte Sacro Olona e il Sacro Monte del Rosario, guida per il pellegrino del terzo millennio, Cinisello Balsamo, 2000, p. 132, p. 132
Basso L., "Traccia per una ricostruzione delle pitture scomparse nel Castello Sforzesco",
Il Castello Sforzesco a Milano, Milano, 2005, pp. 269-306, p. 292 nota 52
Cairati C.,
All'ombra del Sacro Monte: cantieri, opere e artisti a Varese tra '400 e '500 (1450-1540), Milano, 2006-2007, fig. 136
Ganna R., "1472-1491: il cantiere sforzesco di Santa Maria del Monte tra arte e devozione", in
Rivista della Società Storica Varesina, Milano, 2007, XXIV fasc. 2006-2007, pp. 61-76, p. 68
, Il Rinascimento nelle terre ticinesi. Da Bramantino a Bernardino Luini, Milano, 2010, p. 93
Aldovini L., "The Woodcut-Covered Ceiling of the Monastery of the Romite Ambrosiane in Varese", in
Print Quarterly, 2019, XXXXVI, 3, pp. 251-263, pp. 251-263